4/26/2008

Fiandre e altre gare del Nord



Ave atque Vale

Ormai in cronico ritardo a causa dei fastidiosi barbari che premono inutilmente alle nostre porte ( solo per essere inondati da fuoco greco e pece bollente) il vostro Patriarca si accinge
all'aggiornamento dei risultati da tempo dovuto.
L'intera ecclesia di Bisanzio si scusa per la sintesi quasi steganografica dei risultati ( viva l'abate Tritemio altro martire della corrotta chiesa di Roma) ma i grandi giri bussano alle porte e non si può lasciare i lanisti senza i dovuti esiti.

Tre Giorni di LaPanne

Nonostante il dolce nome la gara è durissima e serve da preparazione al terribile e bellissimo giro delle Fiandre che segue di qualche giorno. Nella tappa più dura ( che comprende un paio di muri del Fiandre) l'ottimo Terpstra si evidenzia con un bel sesto posto. La gara viene dominata da Joos " Grotta" Posthuma ( di Mutombiana memoria) ma alla fine Niki riesce a strappare un quarto posto in classifica generale che lo rilancia tra le grandi promesse del ciclismo.
Inusuale la parabola di Niki che nel "Sophomore year" riesce a fare meglio che in quello di debutto.
Da segnalare anche che Mikhail Ignatiev chiude 15° nella classifica generale ( dopo qualche piazzamento senza acuti nelle tappe) confermandosi ciclista regolare a cui quest'anno manca ancora lo spunto di Laiguegliana memoria.
E gli altri ? ( classica domanda..) 31° Martijn Maaskant, 36° Pavel Brutt e 67° Aaron Kemps. Niente di particolare insomma, ma un punto a tutti per aver chiuso un giro HC. Li vedremo su altri teatri bellici.


Criterium Internazionale

Il vostro augusto patriarca non si sofferma più di tanto su questa gara dove i nostri non hanno affatto brillato e il solito Jens Voigt l'ha fatta da padrone ( grazie all'usuale cocktail di spezie e di un percorso costruito su misura per lui).
Nella terza tappa brillava Tony Martin grazie alla sua usuale abilità nelle corse contro il tempo, peccato che il buon risultato nella classifica generale gli veniva impedito dalle precedenti disastrose tappe.

Il ragazzo deve ancora lavorare ( e molto) sulla salita, oltre che sul parrucchiere.
Chi invece è ufficialmente diventato "Mr. Compitino" è Maxim Monfort che, al suo solito, non ha particolarmente brillato in nessuna delle prove ma non ha mai nemmeno ceduto le prime posizioni.Risultato finale 4° posto in classifica generale di una gara non propriamente entusiasmante ( e non per colpa del formaggino volante).

Bravino anche Peter "Lupo"Velits che chiudeva al 16° posto grazie ad una dignitosa ( ma niente più) prestazione generale.Una citazione per Danilo "Slippery when wet" Wyss che nonostate sia un velocista un po' culone riusciva a chiudere al 29° posto della classifica generale.
Un punticino solo per lui ma citazione doverosa per lo sforzo su terreni decisamente ostili.

O muthos deloi: ( nuova rubrica presa dal grande Esopo, ovvero cosa ci insegna questa gara)
Il Criterium è una gara inutile, con una altimetria risibile che sarebbe bene fosse depennata dal Pro Tour. L'anno prossimo il patriarca la considererà solo HC per non regalare punti a vanvera. Però formaggino è una garanzia e Tony Martin a cronometro ci sa fare.


GP Villes de Rennes
Usuale garetta in villa Francese.
In questo caso si trattava di inanellare giri e di degustare alcune tipiche specialità francesi da antipasto ( quelle che si mangiano tipo yogurt ma poi risultano essere frullati di aringa, mango e panna acida...).
La gara risultava indigesta a molti ( sacchetti rifornimento usati come "Vomitoire") se la cavavano bene Ariel "Rose" Richeze ( 7°) abituato all'orrendo Mate argentino e Steven Caethoven ( 8°) di scuola culinaria fiamminga e per questo pronto praticamente a tutto.
Son punticini d'oro per le due squadre che sembrano un po' in involuzione rispetto all'anno precedente, forse anche in questo senso vanno interpretate le parole misurate del Paròn Sheena Easton: " A frustate nelle miniere di sale se non si muovono !!!"

O muthos deloi: Mai partire per la Gallia senza il bicarbonato e qualche cracker in valigia. Settimana ciclistica LombardaQuando il Titanic è ormai inclinato, quando l'Hindenburg è mezzo in fiamme, quando la natura chiama e le letture sono finite ( anche i bugiardini dei medicinali) c'è sempre qualcuno che riesce a cavarsela e a salvare un po' la situazione. Si tratta Di Branislau Samoilau che alla Settima Ciclistica Lombarda ( Gara devo dire non particolarmente esaltante)riesce a regalare la gioia della vittoria al Colonnello Mutombo in cronica necessità di risultati.

Il bielorusso ( barbaro ma veloce bisogna dire) azzeccava il treno giusto e batteva abbastanza facilmente la concorrenza. Solita invasione di scimmie cinocefale a causa del tentativo del cronista di pronunciare il nome del vincitore. A tal proposito, per le prossime settimane diffidate da insaccati di sospetta provenienza offertivi in loco. Nella classifica generale riappariva Eddy "Cannibale" Ratti con un 15° posto che in tempi passati avremmo salutato come risultato mediocre ma che oggi ha del miracolo.
La notizia è stata subito trasmessa ad Utopia Planitia dove la federazione ha ufficialmente cessato le ricerche del cannibale ( gli Andoriani si sono invece opposti al blocco delle ricerche sostenendo che quello riapparso non è altro che un mutaforma di serie B e proseguono nel settore Beta la ricerca del vero cannibale)

O muthos deloi: Non può sempre piovere !

Giro delle Fiandre
La gara ! Meglio della Sanremo, del Tour, della Coppa del Mondo, seconda solo all'imperatore; questa è
la gara che tutti attendono. Il tempo aiuta a renderla ancora più mitica con un mix di pioggia, neve, vento e infine sole che avrebbe spezzato le gambe a chiunque ( ma i ciclisti sono di un'altra pasta !). I nostri ragazzi se ne sono stati in gruppo quasi tutto il giorno ma nelle prime posizioni sempre brillanti il promettentissimo Van Avermaet e il gioiellino Maaskant.

A trenta chilometri dall'arrivo il prode campione del Belgio saluta tutti e va a vincere ma alle sue
spalle grande show. Dapprima Langeveld si industria in una serie di attacchi e recuperi decisamente incredibili, poi sul muro di Gerarsbergen Niki Terpstra scollina con il gruppo dei primi quattro ( a fianco di mostri sacri come Boonen e Ballan !).
Azione bellissima ( merita la fotina) e in progressione che ha mosso alle lacrime il suo paròn, finalmente certo di poter scrivere sulla carta di identità dell'olandese "ciclista promettente" ( in Olanda e in Belgio è una professione riconosciuta).
All'arrivo il gruppo dei migliori quindici vedeva ben tre dei nostri pupilli ( e si tratta di una delle
gare più dure dell'intera annata, un risultato non da poco !): Greg Van Avermaet (8° miglior
piazzamento di sempre di un ciclista bizantino al Fiandre premiato con 30 punti), Martijn Maaskant 12° ( gara accorta e di grande maturità per il giovane), Niki Terpstra 14° ( con quel numero sul Muur...)

O muthos deloi: Il Fiandre è astuzia ma anche tanta potenza e forse nei prossimi anni potremmo calare il colpaccio bizantino.

Alla Gent niente da segnalare per i nostri che nelle infrasettimanali non carburano mai bene. Vittoria di Oscarito Freire seppur privo del suo gregario di fiducia Petacchi.

G.P. Pino Cerami
Quale è il vecchino più adorato del ciclismo ? Non certo quel palazzinaro di Fred Mengoni ? e nemmeno qualche ex-ciclista bacchettone e nostalgico ( ai miei tempi questa salita la facevamo con il 58x 10...) ma Pino "the man" Cerami.
Anche quest'anno Pino ha organizzato il suo giretto delle Fiandre e i nostri vi hanno preso parte
decisi e concentrati.
Il più bravo è stato Danilo "Slippery when wet" che ha piazzato un 6° posto ( 18° punti): è evidente che in questo svizzerotto c'è più che un semplice velocista. Vediamo se il tempo lo stagionerà come un sapido Gruyere di grotta.
Da segnalare il 13°posto di Steven "Working Class Hero" che è diventato un racimolatore operaiesco di punti nelle gare di un giorno ( quello che Monfort fa nei piccoli/medi giri).
Anche qui otto punti per lui e la certezza di un contratto anche per il 2009.

O muthos deloi: Mai sottovalutare i velocisti svizzeri ( vedi l'affaire Mutter-Freuler al giro d'Italia)

Paris Camembert
Gara un po' scivolosa a causa della superficie Brie della strada. Finchè la pellicina bianca regge, la gara si svolge ancora su binari accettabili, ma quando si rompe....
I nostri si presentavano con biciclette a ruote lenticolari che generavano ( grazie all'energia solare) un meraviglioso effetto fonduta di cui il pubblico ha potuto giovarsi.
Alla fine unico piazzamento dei nostri il 14° posto di Gianni Meersman che rompe il digiuno ed entra di prepotenza nel tabellino dei marcatori.

O muthos deloi: La fonduta durante la gara è comunque meglio della fonduta prima della gara ( vero ?)

Circuito della Sarthe
Fozio voleva escludere la gara che ci ha privato del talento di Saul Raisin, ma in fondo è una garetta 2.2. che ha una sua dignità ed una certa partecipazione...E allora via con il Richeze show ! Forte anche della competizione non assatanatissima l'argentino volante portava a casa 2 secondi posti ed 1 primo posto ( regalando la prima vittoria dell'anno al Paròn Riccardone) in una serie di volate davvero interessanti.
E' possibile che il giovine sia pronto a portare a casa qualche tappa anche su scenari più impegnativi. Magari una tappa al giro, sfiorata già l'anno scorso.

Per il momento è tutto ma a breve nuovo post con l'impresa di Maaskant a Roubaix, il nuovo Duca Bianco del Ciclismo Austriaco Pfannenberger e la prima previtata che regala la vittoria a Tony Martin.
Non mancate per nessuno motivo, nemmeno se i Peceneghi dovessero bussare alla vostra porta o se i Variaghi dovessero rubarvi il cavallo ( perchè poi dovrebbero farlo visto che usano solo fanteria ??)

Che San Demetrio vi protegga
Vostro Fozio

4/08/2008

Inizia la campagna del Nord !!

Ed eccoci ad un post di aggiornamento che riporta anche la prima classifica !!!
La stagione entra nel vivo !

Nokere Koerse

La Classicissima del calendario apulico che si svolge completamente intorno alle mura di Nocera ( da cui il nome Nokere Coerse) vedeva al via i nostri ragazzi un poco appesantiti dalle scodelle di orecchiette trangugiate nonostate il divieto palese dei lanisti. Steven Cozza non riusciva nemmeno a presentarsi al via a causa di alcuni problemi di omonimia che ne causavano un'indesiderato bagno in un'impepata.
La gara si accendeva subito su ritmi forsennati ( e qualche ruolo devono averlo giocato le salsicette piccanti poste sul sellino dei partecipanti) tanto che i nostri rimanevano quasi subito fuori dai giochi che contano. Frederic Amorison, risvegliatosi da uno stato comatoso indotto da abuso filetto di cavallo ai ferri, raggiungeva il gruppetto di testa chiudeva con un dignitosissimo 9° posto ( 12 punticini). Gli altri naufragavano tra le cime di rapa: 25° Bauke Mollema, 32 Boasson Hagen e 44 Talabardon della dementia 13.
All'arrivo grande scandalo antidoping con numerosi ciclisti trovati positivi alla burrata, l' UCC ( Unione Ciclisti Capodicollo) ha inoltrato formale reclamo all'UCI e ( Testuale) "a quel mangiapatete d'un irlandese".Vedremo come va a finire

Milano Sanremo
La classicissima di primavera. La più brutta delle classiche ma anche la più amata perchè riapre una stagione!!
I nostri vi partivano senza particolari ambizioni perchè gara ancora fuori portata per dei giovani pischelli seppure pronti a grandi imprese come i nostri. Oltretutto la tenzone risultava incomprensibile a causa dell'eunuco cronista che non era in grado di riportare un nome corretto nemmeno sotto la minaccia dell'abbacinamento. Per 20 Km il patriarca era costretto a frugare la biblioteca di San Demetrio in cerca di notizie tecniche su un tale Lou Prist, per scoprire alla fine che si trattava di Loqvist !!
Formale protesta è stata inviata al decadente pontificato vaticano !
Comunque la gara era caratterizzata dai soliti attacchi senza speranza che si concludevano ai piedi del Poggio. Arrivo in gruppetto e omaggio della gara a Cancellara ( Freire rimasto senza Petacchi non poteva avvalersi del fido compagno di squadra).
Il migliore dei nostri ? Ariel "Axl" Richeze con un 23° posto che frutta qualche punticino alla Cantina Tabarez.
All'arrivo anche Matteo Priamo in netta crescita dopo l'esilio da Troia. Cappellone d'asino a Niki Terpstra 145° !!!!!!!!

63rd Dwars door Vlaanderen

In 63 edizioni questa onusta gara non ha mai mantenuto il medesimo percorso !!
Il problema nasce tutto dal fatto che il paròn della gara ( Johan Dexter Ward) soffre da anni di perdita di memoria a breve termine, cambi repentini di personalità e possedimenti a là Doppelganger.Tutto questo rende la gara assolutamente imprevedibile e aperta a qualsiasi tipo di ciclista ( l'altimetria è assolutamente variabile; un anno la garà finì in cima al Terminillo).
I nostri ragazzi, aperti alle sfide anche per via dei contratti capestro che hanno firmato, si sono presentati al via speranzosi ( in un annullamento della gara, beninteso).

La gara invece si snodava tortuosa fin dai primi chilometri con ben 4 passaggi per la piazza del mercato di Tongeren ( durante le ore di mercato) e questo selezionava il numero dei candidati alla vittoria finale. Il prode Niki Terpstra restava attaccato con i denti ai fuggitivi, ben conoscendo le punizioni corporali che lo avrebbero colto in caso di ennesimo fallimento.
Gianni Meersman e Frederic Amorison si perdevano nei pressi di un allevamento di malto e decidevano di arrotondare con qualche ora di sano lavoro da braccianti.
Alla fine Chavanel se ne andava tutto solo verso il traguardo avendo intuito le mosse della macchina del giudice di gara, nel gruppetto dei migliori che lo seguivano dappresso il nostro Niki Terpstra (12°) che riscattava una stagione fin qui opacissima.
Dietro di lui di qualche bivio Toni Martin 42°.
Qualcuno sostiene di aver tracciato una cartina della gara, ma siamo certi che l'anno prossimo il paròn della gara saprà ancora stupirci ( forse anche di più di quella volta nel 1978 in cui urlò "Cthulhu fhtagn" dal palco della premiazione).

Castiglia & Leon
Ah l'Hiberia terra di passioni e contrasti, di sangue e arena, di Castilla Y Leon !!
Alla Garetta il patriarca mandava un paio di eunuchi per osservare nel dettaglio le imprese di Pfannberger, Mollema e Cozza. Per osservare le imprese dell'austriaco volante bisogna attendere parecchie ore all'arrivo, visto il suo 64° posto nella classifica generale, ma gli altri ragazzi combinavano qualcosa di meglio.

Nella prima cronometro il prode Steven Cozza trovava lo spiraglio giusto e filtrava una 7° posizione di tutto rispetto. Da quel momento cominciava però il Bauke Mollema show ! Dapprima si procurava un ottimo terzo posto in volata nella II tappa, quindi resisteva in salita ( lui già noto come il "culone di Edamer"a soli 43 secondi dall'aquila Contador !!) nella tappa regina portando a casa un 6°posto.
Alla fine poteva amministrare nell'ultima tappa la sua posizione e assicurarsi il 6° posto in classifica generale. Gran colpo davvero !! Anche perchè frutta qualcosa come 35 punti alla Sheena Easton Foundation.
Gran colpo del Rookie e gran colpo sulle nocche con righello di legno a Pfannenberg per l'orrenda prestazione.

E3 HArelbecke
Lo avevano detto tutti ( tutti quelli che si intendono di gare ciclistiche, ovvio), il suo nome circolava con insistenza nelle terme, da tempo nei lupanares si accettavano forti scommesse sul suo nome: alla fine Von Avermaet è venuto fuori alla grande.
La giovane promessa della Sheena Easton ( soffiata di un niente alla Pavè du Patè) si rendeva protagonista di una grande gara e raccoglieva meno del previsto.

La gara di Harelbecke rappresentava un buon test per il Fiandre e così i grandi caporioni del ciclismo stavano a guardarsi in cagnesco ma di fatto pedalicchiavano senza costrutto.
Così le seconde linee attaccavano alla grande e in particolare Von Avermaet portava via un bel gruppetto misto: ex sciatori ( Tombak), escapisti ( Voeckler), Norvegesi succhiaruota ( Arvesen) e alfieri della grande distribuzione (Kopp). Su tutte le salitelle il giovane Von Avermaet dava delle strappate notevoli, con il risultato di mostrarsi più forte e quindi esporsi agli attacchi avversari. Così a pochi chilomentri dall'arrivo Arvesen gabbava tutti, chiudendo davanti a Kopp, buon terzo per Van Avermaet ( 35 punti) che con un po' di esperienza avrebbe potuto fare anche il colpaccio !!

Freccia del Brabante
La gara rappresenta un sentito omaggio a Loretta Goggi ( vedi foto) e alla sua monumentale interpretazione nella Freccia Nera ( che qui la televisione olandese ha rinominato Freccia del Brabante). Prima della partenza si deve infatti assistere all'integrale trasmissione dello sceneggiato a cui segue un sentito cineforum di appassionati del Fan Club Batavia Loretta Goggi.

Ai nostri il polpettone rimaneva evidentemente sullo stomaco perchè non riuscivano a sfoggiare una prestazione degna di questo nome. Stubbe ripiombava nell'abulico anonimato di parte della stagione precedente (53°) con la buona compagnia di Oliver Kaisen (77°) che non se la sentiva di lasciare il belga come fanalino di coda.Unico dei nostri a distinguersi l'ineffabile Pavel Brutt ( 13° per un totale di 8 punti) che appare comunque lontano dal colpo di pedale del 2007 e non riesce ad entrare nei primi dieci.
Il paròn della Caffè Etiopia incamerava comunque il gruzzoletto, avido come un novello Scrooge, per allontanarsi dai bassifondi della classifica.

Classifica
Sheena Easton 152
Patè du Pavè 135
Cantine Tabarez 115
Bar Etiopia 103
Dementia 13 38
Caffè Mutombo 35

Nel prossimo post tante altre garette e il ritrovamento sulla Botany Bay di Eddy Ratti !!!

3/30/2008

Tirreno-Adriatico-Parigi-Nizza



Un bel giro Franco-Italico per raccontare gli esiti di due gare a tappe decisamente importanti per tirare le prime somme...

Tirreno-Adriatico
Corsa che dai tempi del dominio di Rabottini si è un pochino nobilitata grazie al suo ruolo di preparazione della Sanremo. I nostri boys ancora in pieno rodaggio stagionale si presentavano al via con un buon mix di scattisti, scalatori e oggetti misteriosi ( Matteo Priamo della Dementia 13 su tutti).Lanisti tesissimi per verificare gli acquisti che ancora tardano un po' ad entrare nel vivo.


Prima tappa e subito volatone da strapaese con tanto di prosciutti, miss e assessore in cerca di voti ( non ecclesiastici purtroppo). Inutile raccontare l'evoluzione della volata, basta solo sottolineare l'esemplare lavoro di Petacchi che si conferma il più prezioso dei gregari di Oscarito Freire. Notte fonda per i nostri; 43° Richeze... la dice lunga.


Seconda tappa: La scalata ad un monticello non meglio definito sulle carte topografiche animava il finale. L'astuto e misterioso paròn della Dementia 13 ( che si reca sempre al via coperto con un
cappuccio che ne nasconde i lineamenti) convinceva il prode Priamo che sulla collinetta era posto il tempio di Atena per ottenere il meglio dal suo campioncino. Il trucco funzionava a metà perchè Priamo si fermava su un tornante a chiaccherare di Achei con un ex-partigiano ultra novantenne: tale Anchise Pellegrini.Nonostante l'inconveniente Priamo si rivelava il migliore dei nostri con un trentaduesimo posto !

Il biondo e riccioluto Brutt arrivava sessantesimo per completare la disfatta del giorno.

Terza Tappa: Nottata insonne per i ciclisti cui veniva descritta la salita di Montelupone come una specie di "Mortirolo ma più duro". Anche per questo l'andatura non superava i 15 orari per la prima ora di gara. Anzi un manipolo di facinorosi cercava una strada alternativa millantando la chiusura del passo di Montelupone per neve. Un paio di eunuchi appositamente inviati smentivano la voce e permettevano il regolare svolgimento della gara.

Dopo le prime rampe del Montelupone qualcuno staccava il cardiofrequenzimetro per non impressionarsi, poi la cosa si faceva ancora più complessa grazie ad un gruppo laoocontico piazzato in mezzo alla strada ( composto da moto della giuria e qualche cicista). Matteo Priamo paralizzato dal Deja vu perdeva parecchio tempo. Altrettanto facevano gli altri ciclisti costretti a mettere i piedi a terra. Nel delirio generale però Tom Stubbe si insinuava come un novello Von Grueniger tra le bici per conquistare un quindicesimo posto che lo riporta ( a detta del suo paròn) tra i ciclisti degni di questo nome.


Nella quinta tappa ( chè nella quarta nulla succedeva) grande cronometro del prode Ignatiev ( una garanzia in queste prove) che riusciva a sistemarsi al 6 posto con una certa facilità, ma anche Tom Stubbe confermava il momento di grazia con un 23° posto davvero inusitato per un interprete delle classiche quale lui si millanta da tempo. Grande soddisfazione del colonnello Mutombo che teme l'onta di finire dietro alla Dementia 13.


La classifica finale della Tirreno, oltre a consegnare lo scettro al prode Cancellara, segnava dunque il ritorno alla competitività di Tom Stubbe: Il decimo posto in classifica fruttava al
Colonnello ben 35 punti e soprattutto permetteva al povero Tom di abbandonare il regime di Pane ed Acqua a cui era costretto da circa un anno.Disastro totale invece per tutti gli altri pedalatori ( o vogliamo considerare positavamente il 53° posto di Brutt ?? direi di no...)


Parigi-Nizza

Vittima di una vigilia di gara agitatissima con un numero incredibile di controversie, eresie, appelli, contrappelli. Ad un certo punto persino il vostro Fozio è stato convocato a causa della sua notevole esperienza in fatto di scismi e concilii, ma invero ha dovuto egli stesso arrendersi davanti a cotanta cavillosità. Di fatto ai fini del ciclismo bizantino la Parigi-Nizza resta gara Pro-Tour con tutti i punti del caso assegnati. E che gli stupidi galli e i mangiapatate celtici continuino a litigare.


1 Tappa: Tempo da lupi e chi ti appare ? Ma Peter Velits cacciatore di lupi e lupetti ( con la zip)
quale mai se ne visto di eguali. La fuga, già di per sè commovente per il Paron della Pavè du Patè, veniva ulteriormente impreziosita dalla presenza dell'oggetto misterioso Niki Terpstra che si
attagliolava alla ruota di Velits per dare manforte alla fuga ( ed ecco la foto ricordo). Ma i due poco potevano contro l'astiosa invidia del gruppo che li andava ad acciuffare a pochi kilometri dal traguardo, risultato: volatona equilibristica sul fine settimana con L'inafferabile
Lequatre 23°. Non proprio una spingardata quella quella del francese...

II tappa: Tempo un pochino più clemente e il gruppo si dirige, stile gregge di pecore, verso l'arrivo senza alcun sussulto. Volata altrettanto soporifera tanto che Formaggino Monfort, generalmente dotato di uno sprint pari a quello di un Emmenthal stagionato in grotta, riesce a portare a casa un bel 15 ° posto.


III Tappa: Quando già gli eunuchi inviati sul posto stavano per chiudere la fiera palpebra davanti ad una gara di poco spessore, ecco l'impennata di una delle nostre promesse: Clement L'Hotellerie. Il giovane scalatore francese estrae i suoi rampini da competizione e si inerpica nella fuga giusta resistendo anche al ritorno del gruppo. Insieme a lui anche Roman Kreuziger delle Cantine Tabarez. Alla fine nessuno dei due ragazzi riesce a vincere la tappa ma la prova è invero notevole: 2° Clement e 5° Roman Kreuziger. Ma anche il formaggino non si scioglie come una scottarella e riesce a chiudere 14°.


V Tappa: Arriva il Monte Ventoso e, come direbbero ad Oxford "'So cacchi". La salita del gigante calvo è lunga, sfiancante e sorprendentemente priva di tornanti, anche per questo rappresenta un ottimo trampolino per testare le giovani promesse ( qui in passato vennero consacrati Remy e Andy Schleck).

Cadel Evans, novello abitatore del profondo, ( si noti la magrezza estrema e gli occhi dilatati da
rana) impone subito un ritmo infernale pedalando deciso sulla sua Colnago Innsmouth Deluxe. I nostri fanno quello che possono cercando di salvare la gamba ( anche in senso fisico visti i Ghast sostenitori di Cadel distribuiti lungo il percorso). Clement L'hotellerie sfoggia ancora una freschezza increbibile chiudendo in parte lo svantaggio accumulato nella prima parte di salita e tagliando il traguardo al 16° posto. Se il giovane saprà evitare l'effetto Dojwa potrebbe veramente puntare alla maglia pois nei prossimi anni. Dietro di lui benino Roman Kreuziger ( 23° a soli due minuti) e un po' meno bene Maxim Monfort 28°. Bravo anche Passeron che su un terreno osticissimo a lui chiude a soli 5 minuti in 40° posizione, per lui si prospetta un miglioramento sulle classiche.


VII Tappa: Nervoso saliscendi caratterizzato da un fugone stile esodo pasquale di 35 concorrenti di varia estrazione. I nostri non cadevano nel tranello e aspettavano con acume le salitelle finali. Sulla prima scattava a molla L'Hotellerie, ormai in pieno effetto Dojwa, riuscendo a creare un piccolo gap.

Sulla seconda invece grande attacco di Maxime Monfort che spezza in due il gruppo come una scheggia di Tilsit. Peter Velits ricordava di essere un ciclista e si aggregava alla fuga. All'arrivo nessuno riusciva a prendere uno dei cento Sanchez in corsa ( possibile anche che si diano il cambio in gara... non è dato di saperlo) ma Maxim Monfort portava a casa un bel secondo posto ( punticini d'oro) anche se il vero eroe di giornata era L'Hotellerie; tanto generoso come tatticamente sciagurato.


Classifica Finale: A parte i primi due posti (Rebellin e Nocentini) la classifica brillava per il prestigio dei partecipanti. Migliore dei nostri L'Hotellerie ( 11° e sono 37 punti) vera rivelazione di questa gara e possibile candidato al Sagion Bianco 2008. Seguivano Maxim Monfort, dotato di una costanza incredibile, che otteneva un bel 14° ( 33 punti) e una tappa persa per un soffio.

Nove punti anche per Aurelien Passeron (34°) che su terreni a lui decisamente ostici ha saputo costruire una prestazione veramente sorprendente e che apre delle potenzialità di crescita interessanti. Fustigazione per Niki Terpstra nell'ippodromo: 79 scudisciate, pari alla sua posizione in classifica !

Per il momento è tutto, prossimamente Nokere Koerse, Dwars Von Vlaanderen e Milano Sanremo

3/11/2008

Si alzi il sipario !!!!!

Ed eccoci qui: nobili, monaci, santi, protospatarii e uomini del volgo comune pronti ad assistere ad un'altra affascinanate stagione di Ciclismo bizantino.
Il vostro amato patriarca, con un'altra primavera sulle spalle, ha già sguinzagliato eunuchi e legati per i quattro angoli della nostra amata piatta terra in modo da non perdere neanche la più piccola
garetta extra-moenia.

Visto l'incalzare delle gare non ci possiamo soffermare come vorremmo sui risultati dell'augusta asta tenutasi nel palazzo Bucoleonide alla presenza dei più abili ed affermati lanisti del Corno d'Oro. Ma certamente nei prossimi giorni contiamo di far preparare un adeguato commentario facendo ricopiare quanto da noi annotato sugli scolii durante l'asta.

Ma partiamo

Het Volk
La regina di tutte le gare, splende tra esse come la nostra imperatrice tra le reginucole barbare.
Uno degli appuntamenti più attesi della stagione, il primo teatro di sfida che inizia a dare qualche primo responso sulle nuove squadre e sui solidi d'oro spesi per accaparrarsi il campione di turno.

La gara non era benedetta da agenti atmosferici all'altezza ( niente neve, nebbia, transumanze di
caribù, etc.) ma si mostrava abbastanza avvincente grazie ai ripetuti tentativi di ciclisti locali,
avvezzi ad ogni tombino e salitella. Alla fine il prode Gilbert si scalzava di dosso tutti gli avversari e faceva allegra passerella tra i fiamminghi non proprio felici di veder sfrecciare il vallone.
Dietro di lui il diluvio, come direbbe qualche regnante da operetta, mentre i nostri si scioglievano come un ghiacciolo nelle terre di Prete Gianni.
Unico risultato degno quello del prode ( e ormai uso alla manovalanza da piazzamento) Caethoven che si piazzava 21° ( un punto) e garantiva al suo lanista di aggiudicarsi l'ambitissimo Trofeo Mutombo, messo in palio dal dispoticissimo e temutissimo lanista.
Grande festa in casa Patè du Pavè ( massimo risultato con il minimo sforzo, secondo i dettami
Aristotelici del team) un po'meno soddisfatti gli altri: Stubbe 79 ricomincia da dove aveva finito,
Meersman 80°, Terpstra 86° e Greipel addirittura ultimo.

Ma non c'è il tempo di fare un bilancio perchè ecco la
Kuurne-Bruxelles-Kuurne
Usuale labirintica gara che pochi sanno interpretare correttamente nella sua interezza ( arrivare fino a Bruxelles è facile ma tornare a Kuurne quasi impossibile). La solita pletora di ciclisti indigeni assaltava ogni possibilità di fuga fin dalle prime battute. Tale era l'agone che dieci ciclisti belgi si perdevano nel brumoso mattino cercando di chiudere un "buco" lasciato da un postino in bicicletta ( e scambiato per un odiato US Postal).
Il prode Abakoumov ( 111° all'arrivo) veniva rinvenuto dal suo lanista in un bed e breakfast di pan pepato dalla dubbia gestione ( vecchina sospetta come mai se n'è vista una).
Mentre molti degli altri ciclisti si sparpagliavano per il Belgio in attesa di incrociare una gara ( cosa non infrequente in questo periodo).

In tutto questo bailamme Fredric Amorison non perdeva la testa e si teneva incollato ai ciclisti del posto, rimediando un 10° posto molto onorevole ( 11 punti per lui), dietro di lui unico risultato presentabile quello di Caethoven 39°.

Memorial Samyn
Classica gara così antica che nessuno ricorda più di preciso cosa sia "Samyn" e perchè debba essere ricordato.
Attualmente l'Unione Ciclistica Internazionale è divisa in due intepretazioni antitetiche:
1) Una capra belga particolarmente pregiata tipica della regione di Bruges
2) Il primo vulcaniano ad essere entrato in contatto con Zefram Cochrane.

Inutile dire che le due posizioni sono in via di composizione, al Concilio di Zettegem si è infatti
suggerita la possibilità che la gara sia in Memoria della prima capra incontrata da un Vulcaniano su una nave a curvatura Cochrane. Ma il dibattito è ancora lunghissimo.
Ad ogni buon conto i nostri ragazzi si schieravano con decisione al via della tortuosissima gara e
questa volta con risultati più dignitosi.
Il prode Abakoumov dopo la strizza presa con la Baba Yaga ci dava dentro come un ossesso e riusciva a racimolare un 9° posto che rappresenta forse il suo miglior piazzamento del biennio (12 punti). Mentre dietro di lui un redivivo Greipel (13° per 8 punti) bruciava sul traguardo un sempre più convincente Caethoven ( 14° per 7 punti).
Risultato tutto sommato sufficiente ma certo lontano dagli eclatanti risultati dell'anno scorso.
Probabilmente molte squadre nuove devono ancora trovare la giusta amalgama ( e niente di meglio di un po' di frustate con aceto post gara per trovarla).

GP Lugano
Bersagliato come sempre dai grandi problemi di contrabbando ( ricordiamo l'ignominosa figura di Steven Cozza pizzicato con un carico di granchi nei pressi della dogana. Il doganiere è stato a sua volta pizzicato ma questa è un'altra storia...).
Quest'anno i ragazzi hanno preferito tenersi lontano dalle classiche tentazioni elvetiche: coltellini, dadi da brodo, insaporitore Maggi e sughetti in polvere, per dedicarsi con maggior serietà al resto della stagione. Solo il prode cacciatore di lupi Peter Velits dedicava le sue energie alla gara ( anche per nascondere i frutti del suo bracconaggio) ma finiva 72°.
Gara da dimenticare per i nostri colori.

Monte Paschi Eroica
Simpatica questa banchetta che organizza corse strapaesane di ciclismo, mi dicono i miei amici Fugger che possiede anche una certa solidità... bisognerà vedere che tassi applicano ai Patriarchi.
Comunque eccoci alla seconda edizione di questa gara che si distingue per l'alternanza di tratti in
asfalto con tratti dei materiali più disparati ( asbesto, princisbecco, mandragola, etc..).
Con biciclette appositamente preparate i nostri si schieravano al via decisi a riscattare le
prestazioni opacissime delle ultime gare.

La selezione era subito durissima. Nel primo settore di Cinz molti ciclisti scivolavano ignobilmente mentre il prode Ignatiev attaccava prima del colle di Malamerenda ( e qui il rifornimento era fatale a molti, tra barrette scadute e acqua marcia) in compagnia del temibile Richeze.
Ma alla fine l'ennesimo settore di Peltro era troppo per le gambe dei giovani virgulti, passati a
velocità doppia da Cancellare e Ballan.
Proprio nel finale però, sotto le urla belluine del Lanista Paron del Ciauscolo, il Bar Etiopia
lanciava il suo attacco furibondo.
Martyn Maaskant con una fucilata furibonda in contropiede si installava al 4° posto ( e sono 20 punti) giustificando le cifre esorbitante spese per lui dal magnate. Ma anche il resto della squadra non scherzava seguendolo compatta: Pavel Brutt 9° e Giairo Ermeti 11° ( Giairo già l'anno scorso non era andato male) rappresentano il primo possibile segnale di una riscossa del Bar Etiopia ( protagonista di una stagione di basso cabotaggio nel 2007).

Finisce qui la prima parte del resoconto ma domani altri aggiornamenti con: Giro del Capo ( l'unica gara da affrontare con un Moment) e Tre Giorni di Lapanne ( che ha pure cambiato nome) e la prima Classifica !!!!

E come diceva Conone nelle sue Historiae: "Best is yet to come...."
Vostro Fozio

1/28/2008

The Loneliness of the long distance runner

Fozio si domandava... ma perchè postare soltanto i resoconti delle gare in compagnia ? In fondo anche quelle solitarie hanno le loro storie da raccontare.
Certo non sono divertenti come quelle del gruppo Tatzelwurm, ma qualche chicca ogni tanto merita di essere passata agli annali.

E allora eccomi qua con il primo resoconto solitario...

Il Buon Fozio si alzava sgravato dal peso ( amorevole ma pur sempre peso) degli stantuffi sfiatatori e delle pulzelle microcavigliate indeciso sulla destinazione come un bambino in pasticceria.

Parco delle Cave: Da solo ? e se poi mi perdo ? Come farà Bisanzio senza di me ?
Monza: Uff è un po' lontana e poi lì mi perdo di sicuro !
Montagnetta: Urgh !! Siamo al 27 gennaio e ho già fatto più di 30 giri !!!
Tentiamo i Navigli, piatti, misurati e assolati !!
E così dopo essere passato da Cinque Giornate ( tappa obbligatoria di qualsiasi itinerario automobilistico) Fozio trovava un buchetto in via Tempesta dove parcheggiare il suo potente mezzo.

Sarà stata la mattinata, sarà stata la corsa, ma il vostro Patriarca intonava a squarciagola "Cagam o' cass Ecopass" godendosi la solitudine mattutina.
In realtà a quattro metri dall'auto una signora stava pulendo l'androne di casa, lesta a rientrare, segnandosi, dopo aver assistito all'esibizione.

Poi presso la Canottieri Olona il via. Attenzione palese ( e ipocondriaca) alla caviglia dolorante che però non dava segno della sua presenza.
Primo Km 5.30 e poi via con una bella serie 5.07, 5.03, 5.04, 5.06 che portava il Patriarca nei pressi di Corsico.

Qui un simpatico agricoltore di Cavolfiori Mutati decideva di arrostire alcuni marshmallow umani inondando la pista ciclabile di fumo nero denso.
Inevitabili gli apprezzamenti da parte dei ciclisti e dei corridori alla volta dell'agreste contadino che continuava a suonare la sua siringa sotto un faggio ( Oh Tityre se ti prendo....)
Superati gli orti di guerra, ecco il campetto strapaesano dove si affrontano giovani senza speranza alcuna ( ma i padri fingono di non saperlo).
All'urlo di " Ma l'è un campiunscin" superavo il terreno di gioco, schivando alcuni pensionati tifosi decisamente riottosi.

Ecco Trezzano (7,5 KM) , giro di boa e si torna indietro. Con il vento contro ovviamente !!!

Giusto il tempo di salutare il cippo che ricorda la più grande impresa ciclistica del Fratello del Patriarca ( Gregariato di gran classe !!) e la caviglia emetteva la sua timida sentenza. " Io mi fermerei".

E così ultimi due kilometri tranquilli per non fare troppi danni e la prospettiva di un'altra settimana di semi-riposo ( con conseguenze psicologico-famigliari devastanti).
Maledetta Tendinite !

Mesto pasto barretta-Gatorade ( qui la convivialità fa il suo gioco !) e rientro in auto cantando lo stesso motivetto dell'andata.
Adesso il Patriarca si concede una settimana di riposo e un rientro domenicale non oltre il 40-45 min. sperando di lasciarsi alle spalle la tendinite e di poter far crollare il suo muro personale alla Stramilano Agonistica.
Intanto la data del certame di febbraio per gli aspiranti mezzi-maratoneti si avvicina ....





1/13/2008

Stradesio 2008


Nome: Stradesio
Partecipanti: Paula, MIdollino, Cap. Sensible
Temperatura: Fucking Freezing
Fondo: Asfalto e fango ghiacciato ( nome tecnico pociacco)


I Tatzelwurm si presentano ad un orario antelucano nella ridente Desio per affrontare una delle più brutte ( esteticamente parlando) tapasciate dell'intera Lombardia.

Dopo aver concluso senza troppe difficolta l'usuale Magical Mystery Tour che conduce alla località di partenza (caratterizzato da indicazioni lillipuziane che non sfuggivano però all'acuto occhio di Paula) i nostri scendevano dall'auto con un certo coraggio, vista la temperatura al suolo di 3 gradi.
Consolati dal fatto di essere sopravvissuti a temperature più rigide, abbandonavano l'automezzo a fianco di una centralina del metano. Il capitano salutava con particolare affetto l'automobile, considerati i sospetti fischi della centralina stessa.

Al via i nostri, vittime del proprio fascino televisivo, venivano intercettati da una lasciva vecchietta che proponeva loro dei coupon comprensivi di pacco gara. Dopo aver ricusato l'offerta di pagamento in natura ci si accordava per un prezzo forfettario di 13 euro.

E poi via !!

Alla partenza subito bastonate selvagge del Midollino che, incapace di gestire un qualsiasi ritmo, alternava delle trenate allucinanti a dei momenti di maggior tranquillità.
A nulla valevano le rampogne del capitano e l'evidente affanno di Paula: il nostro proseguiva a tirare delle sciabolate degne di Zatopek con il mal di pancia.
Rendevano ulteriormente difficile la gara le 1000 curve previste dal tracciato; alcuni partecipanti hanno in seguito accusato chiari sintomi di labirintite.


Verso il 4 kilometro, dopo l'ennesima curva, l'ardore del midollino si placava un poco, mentre Paula manteneva la classica posizione da succhiaruote belga, circa 5 metri dietro la coppia di testa.
Nei pressi del sesto chilometro si entrava nella prima delle ventiquattro zone industriali che caratterizzano Desio e la strada prendeva la morfologia preferita dai Tatzelwurm: lunghi rettilinei asfaltati con marciapiedi spaziosi per eventuali tagli di curva.
Al 7 kilometro ristoro con marmellata, Nutella e Tè caldo e poi via di nuovo sull'amato cemento, ma...dopo una brusca svolta ecco i nostri corridori su una lingua di fango in mezzo a dei campi espressamente dedicati dal comune al regolamento di conti tra bande di albanesi.

Le nevicate/piogge dei giorni precedenti avevano trasformato il percorso in una sorta di insidiosa palude stigea, dove ogni passo poteva risultare esiziale, e così i nostri seguivano lo zompettante capitano cercando di mettere i piedi nelle zone meno disastrate. Alcune mani che spuntavano dal fango la dicevano lunga sulle potenziali insidie.
Dopo la fanga ( con le Mizuno che sembravano le scarpe di un reduce dalla ritirata di Russia) i nostri tiravano un sospiro di sollievo ma purtroppo il percorso fino alla fine continuava alternare zone industriali a terreni impraticabili.

Zona industriale-fango, fango-Zona industriale,Zona industriale-fango...così fino a due kilometri dall'arrivo quando Paula lanciava il suo attacco spietato, antisportivo e infido ( ma darwinianamente corretto: Survival of the fittest) ad un Midollino un po' provato.

All'arrivo Paula chiudeva in 1.19.10 mentre Midollino si accontentava di 1.19.41, limitando comunque i danni.
Poi i Tatzelwurm si scatenavano al ristoro finale ( Polenta e Pancetta ! un giorno bisognerà spiegare qualcosa su proteine e carboidrati a coloro che organizzano i ristori !!) ma la giornata riservava però ancora due momenti mitici.
1) Trasfigurazione mistica: A seguito dello sforzo Paula si trasformava fisicamente e spiritualmente in Don Orione, avanzando con una innaturale zoppia fino all'autovettura e ripetendo "Il signore è il mio pastore, nulla manca ad ogni attesa..."fino a che non gli veniva cacciata in bocca una barretta.
2) Rock Band: Fuori dalla chiesa Cap. Sensible scorgeva il mitico gruppo Death Metal di Desio "I cazzi duri". Ma è possibile che si sia sbagliato.

Usuale ritorno in statale con vista sulla Gronda Nord ( qualsiasi cosa sia) e conferma del limitato buffer di memoria del Midollino che cercava di scendere dall'auto in corsa dopo aver seguito il seguente percorso mnemonico : Abbiamo giocato a calcio? ma quando ? all'università ? ma quale ? ma voi chi siete ? Fatemi scendere !!!
Non è sempre vero che correre fa bene !!

Questo è tutto, adesso via verso la prossima tapasciata !