
Il titolo del post si riferisce direttamente all'eroe del week-end ( Haussler), al grande piazzato delle gare italiane ( Ermeti) e alla Tempesta che si è simpaticamente abbattuta sul Campionato di Zurigo.
Vediamo cosa è successo gara per gara...
Zuri Metzege
Già rinominata la gara di Namor, visto che le ultime edizioni si sono tutte svolte sott'acqua, ha permesso di osservare qualche interessante spunto dei nostri giovani. Beppu, già rinominato la cernia per somiglianza e per la sua adattabilità all'acqua, si è lanciato in una fuga kamikaze ( pardon..) con scarsi risultati.
Veniva infatti raggiunto ancor lontano dal traguardo e si ritirava stremato.
Maxime Monfort si trovava nel gruppo dei migliori fino a 33 Km dall'arrivo, poi le forze gli venivano meno e doveva accontentarsi del 57° posto.
Complimenti però per aver chiuso la gara ( unico tra i nostri), a differenza di Matzenbacher trovato dal suo DS nei pressi di un fosso mentre recitava "The wills above be done, but I would fain die a dry death" ( The Tempest). Accompagnato in un casolare è stato con fatica ricondotto alla ragione.
Circuit Franco-Belge
Il Circuit Franco-Belge è l'ultima gara a tappe in Europa della stagione, e forse anche per questo gode di un parterre migliore di tante altre gare Pro Tour ( un certo Eneco Tour vi dice niente ??).
I nostri giovincelli,costretti anche dalla severità tipo "Tana delle Tigre"dei loro DS, si sono iscritti in massa per aiutare le loro squadre nello sprint finale.
La prima tappa, un nervoso attraversamento della Belle France fino al confine Belga ( Quiveraint), causava un po' di scompiglio tra i vari contendenti, tanto che l'Ucraino Dyuda doveva dare forfait dopo essere stato sorpreso alla dogana con numerose tavolette di cioccolato e due bottigliette di Pastis. A nulla valevano gli appelli ai frontalieri del DS Peige e l'Ucraino veniva rispedito a casa.
Nella seconda tappa invece arrivo a Poperinge ( descritta dai depliant come noto centro Medioevale ma in realtà costruita in cartapesta appositamente per la gara) dove Henrich Haussler riusciva ad imporsi in una volata imperiosa in cui sia la Turbina Greipel che Stregone Cavendish non riuscivano ad entrare.
Terza tappa in sordina per i nostri colori ( una bella vittoria di Nico Eeckhout) con la sola turbina che riusciva a regolare il gruppo (4°). Ma nell'ultima tappa ancora un gran finale del rinvigorito Haussler che decideva di dare una mano alla volata del suo DS con un'altro sprint.
Rettilineo lungo e niente da fare per i due australiani ( Brown e Renshaw), spacciati anche dal lavoro di squadra della Gerolsteiner. Non si hanno notizie dello Stregone Cavendish, probabilmente attardato da qualche Sabba o da qualche rotonda.
In classifica finale 14° Haussler e 15°Greipel e, a testimonianza della durezza del percorso, Eeckhout 6° nella classifica della montagna.
Memorial Cimurri
Quando Fozio ha sentito per la prima volta nominare questa gara ha subito ritenuto che fosse segno di grande sensibilità dedicare una tenzone alla nota malattia infettiva che colpisce cani e canidi. Poi ha scoperto che Cimurri erano anche due locali fratelli ciclisti di Reggio Emilia e la gara ha un po' perso di interesse.
Comunque solita gara demenzial-strapaesana italiana con salite a 150 KM dall'arrivo e un percorso finale dove neanche Merckx contro la Zia May sarebbe riuscito a fare la differenza. Morale; prima ci provano un po' di russi con cognomi artatamente anagrammati dai telecronisti e poi il colombiano Rigoberto ( giovane su cui si sono posati gli occhi della Degustacion Richelieu). Ma alla fine tutti insieme in una volata senza storia dove Giairo agguanta un 6° posto ( 16 punti) senza neanche alzare il sedere dal sellino.
Una sorta di minimo sindacale: che ci sia aria di rinnovo del contratto ??? Ancora una volta il cannibale naufraga senza appello, oramai è un caso degno dei Journal of Cycling Psychology. Pare infatti che anche al foglio firma abbia avuto paura di arrivare tra i primi. Chi potrà guarirlo ??
E lo sprint prosegue...
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