
Ed eccoci di nuovo a noi dopo una breve pausa dovuta ad alcune legazioni che il vostro amato patriarca ha dovuto svolgere nella terra dei franchi.
Nonostante l'ostilità latente dei filo-papali anche questa volta la luce della ortodossia è riuscita a riportare la pelle a casa ( merito anche dei cinque assaggiatori reali che mi sono stati assegnati dall'imperatore) e a compiere importanti missioni politiche ( tra cui l'acquisto di Mostarda per conto della Protospatario di Nicea). E' purtroppo mancata l'occasione per dibattere appassionatamente con i numerosi scismatici ed eretici presenti ma ci rifaremo la prossima estate agli Oscar dello Scisma di Calcedonia.
Sul mio tavolo intanto si sono affastellati papiri con i risultati delle gare di tutto il mondo, ( alcuni invero interessanti) per cui non più mi trattengo ma passo immediatamente ai resoconti.
Giro del Delfinato
In questa affascinante gara anfibia che si svolge nelle tumultuose acque interne dei ducati franchi i nostri ragazzi hanno cercato in tutti i modi di farsi valere ma la concorrenza era invero decisa e agguerrita.
Nella II tappa il buon André Greipel se l'è cavata con un onorevolissimo quinto posto dopo aver avuto un po' di problemi a causa delle alghe nel cambio, mentre nella IV tappa il sempre più promettente Remy Di Gregorio regalava un bella medaglia di legno ( leggi 4° posto) al suo paròn.
Insomma tanto onore e pochi punti per una gara che, tranne che per l'ottimo musciame, non ha particolarmente entusiasmato i partenti.
Vittoria finale a Christoph "Dottor" Moreau che premia finalmente il ciclismo pulito, o no ?
Giro di Svizzera
Non fosse altro per i pochi solidi d'oro che il vostro patriarca vi ha depositato per ogni evenienza, la confederazione elvetica esercita da sempre un certo fascino sugli abitanti di Bisanzio ( privi come siamo di fonduta e di neve).
Quivi si svolge l'annuale giro che, frequentato da ciclisti di ottima levatura, rappresenta un altro possibile palcoscenico per i nostri amati giovincelli.
Quest'anno i risultati non sono stati affatto soddisfacenti in modo complessivo, ma con qualche dovuto distinguo.
Fino alla VI tappa niente da dichiarare ( nel vero senso della parola) con le consuete borracce di fonduta che si sprecavano tra i partecipanti e qualche interessante tentativo di contrabbando di dadi di carne ( vietatissimi a Bisanzio dopo il concilio di Liebig del 522)
Quando ormai l'eunuco inviato si stava abbioccando ecco Rigoberto "Durand" Uran piazzare una crono di assoluto rispetto con un decimo posto che lo proiettava tra i migliori della classifica generale ( con gran sollazzo del suo Paròn alle prese con una annata invero positiva).
Dopo una tappa di trasferimento senza particolari esiti, ancora Rigoberto "Durand" Uran arrivava e colpiva con un fenomenale attacco nel finale.
Infatti, quando il gruppo sembrava rassegnato ad un arrivo di gruppo, su un piccolo strappetto finale il nostro Rigoberto partiva come una saetta colombiana senza che nessuno avesse la forza di raggiungerlo.
Morale della favola una bella vittoria per il giovane suddito di Prete Gianni e una ottima soddisfazione per la Sheena Easton che continua la sua battaglia con le Cantine Tabarez.
Segnaliamo che nella successiva ( ed ultima tappa) anche il formaggino Monfort trovava le residue forze per piazzarsi undicesimo migliorando la sua situazione non brillantissima fino ad allora.
La classifica finale mostra il prode Rigoberto nei primi dieci ( nono per la precisione) risultato che porta molti punti alla Sheena Easton e rappresenta uno dei migliori risultati di sempre per i nostri giovani nelle gare a tappe. Segue il costante e affidabile Maxim Monfort 21°.
Punti anche a Matzbacher (66°) e Burgardt (73°) per aver concluso una gara a tappe del Pro Tour ( segnaliamo anche l'ottavo posto di Gerrit Glomser ed è sempre bello assistere ai successi degli amici Austrogoti)
60° Halle-Ingooigem
Gara entusiasmante che si fonda sulla antica faida tra i due casati Olandesi degli Halle e degli Ingooigem per il possesso di un mulino ( di cui riportiamo foto) e che viene decisa con una sfida ciclistica invece dell'usuale duello a fil di spada.
Ancora oggi tutti i ciclisti vengono assegnati ad una delle due famiglie ( casacca verde per gli Halle e gialla per gli Ingooigem) e la gara è caratterizzata dalla fattiva partecipazione del pubblico ( con lancio di chiodi, sassi ed altro).
E' l'unica gara del calendario UCI il cui vincitore viene nominato direttamente Borgomastro della cittadina.
Gettati in un tale tumulto i nostri ragazzi hanno cercato di fare il meglio che potevano ma non è facile per i giovani orientarsi in questa gara ad eliminazione. Un plauso va perciò tributato a Frederic Amorison che ha ottenuto un ottimo 19° posto.
Ster Elektrotoer
All'inizio dei tempi, prima della venuta dell'Ortodossia, vi erano due nazioni che si contendevano il dominio del mondo: Mu e e Atlantide.
Questi due possenti popoli possedevano armi potenti e si combatterono senza quartiere fino alla completa distruzione.
Tutto quello che ci rimane di loro è la Ster Elektrotoer una immensa astronave-monolito arenata nel bel mezzo dei Paesi Bassi che ogni anno ospita questa interessante e misteriosa gara.
Nel prologo subito bene i ragazzi con Ignatiev che cerca di dare un po' di ossigeno alla disastrosa stagione del Colonello Mutombo. Il buon Mikail azzecca il corridoio giusto e riesce ad arrivare per primo sul ponte di comando attivando i supporti vitali.
Bella vittoria e stellette di cadetto per il giovane russo.
Durante la prima tappa assistiamo al test della Kobayashi Maru con una buona prestazione da parte di Mark Cavendish ( 4°) nonostante qualche problema con i turboascensori.
Nella IV tappa ( Tubi di Jeffries - Tubi di Jeffries) volatona a ranghi compatti ( per quanto la larghezza dei suddetti passaggi consentiva) con il nostro buon Cavendish che si procurava la VI vittoria stagionale grazie alla sua abilità di pedalata a gravità zero.
Alla fine della estenuante gara a tappe ( con parecchi ciclisti teletrasportati nella zona negativa) il vincitore Kahn Noonien Singh veniva squalificato per irregolare aumento genetico e così tutti i nostri ragazzi potevano scalare di una posizione. Peter Velits ( con il suo dodicesimo posto ) guadagnava le sue stellette di cadetto e l'assegnazione di una missione quinquennale su Andoria ( rifiutata grazie ai buoni uffici del suo paròn). Lo seguiva Ignatiev con il 20° posto e Pavel Brutt 30°.
E con questo è tutto...Ma per la classifica attendiamo il prossimo post con il risultato dei campionati nazionali (Suspence come dicono in Tracia).
Fozio
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