
Certo non sono divertenti come quelle del gruppo Tatzelwurm, ma qualche chicca ogni tanto merita di essere passata agli annali.
E allora eccomi qua con il primo resoconto solitario...
Il Buon Fozio si alzava sgravato dal peso ( amorevole ma pur sempre peso) degli stantuffi sfiatatori e delle pulzelle microcavigliate indeciso sulla destinazione come un bambino in pasticceria.
Parco delle Cave: Da solo ? e se poi mi perdo ? Come farà Bisanzio senza di me ?
Monza: Uff è un po' lontana e poi lì mi perdo di sicuro !
Montagnetta: Urgh !! Siamo al 27 gennaio e ho già fatto più di 30 giri !!!
Tentiamo i Navigli, piatti, misurati e assolati !!
E così dopo essere passato da Cinque Giornate ( tappa obbligatoria di qualsiasi itinerario automobilistico) Fozio trovava un buchetto in via Tempesta dove parcheggiare il suo potente mezzo.
Sarà stata la mattinata, sarà stata la corsa, ma il vostro Patriarca intonava a squarciagola "Cagam o' cass Ecopass" godendosi la solitudine mattutina.
In realtà a quattro metri dall'auto una signora stava pulendo l'androne di casa, lesta a rientrare, segnandosi, dopo aver assistito all'esibizione.
Poi presso la Canottieri Olona il via. Attenzione palese ( e ipocondriaca) alla caviglia dolorante che però non dava segno della sua presenza.
Primo Km 5.30 e poi via con una bella serie 5.07, 5.03, 5.04, 5.06 che portava il Patriarca nei pressi di Corsico.
Qui un simpatico agricoltore di Cavolfiori Mutati decideva di arrostire alcuni marshmallow umani inondando la pista ciclabile di fumo nero denso.
Inevitabili gli apprezzamenti da parte dei ciclisti e dei corridori alla volta dell'agreste contadino che continuava a suonare la sua siringa sotto un faggio ( Oh Tityre se ti prendo....)
Superati gli orti di guerra, ecco il campetto strapaesano dove si affrontano giovani senza speranza alcuna ( ma i padri fingono di non saperlo).
All'urlo di " Ma l'è un campiunscin" superavo il terreno di gioco, schivando alcuni pensionati tifosi decisamente riottosi.
Ecco Trezzano (7,5 KM) , giro di boa e si torna indietro. Con il vento contro ovviamente !!!
Giusto il tempo di salutare il cippo che ricorda la più grande impresa ciclistica del Fratello del Patriarca ( Gregariato di gran classe !!) e la caviglia emetteva la sua timida sentenza. " Io mi fermerei".
E così ultimi due kilometri tranquilli per non fare troppi danni e la prospettiva di un'altra settimana di semi-riposo ( con conseguenze psicologico-famigliari devastanti).
Maledetta Tendinite !
Mesto pasto barretta-Gatorade ( qui la convivialità fa il suo gioco !) e rientro in auto cantando lo stesso motivetto dell'andata.
Adesso il Patriarca si concede una settimana di riposo e un rientro domenicale non oltre il 40-45 min. sperando di lasciarsi alle spalle la tendinite e di poter far crollare il suo muro personale alla Stramilano Agonistica.
Intanto la data del certame di febbraio per gli aspiranti mezzi-maratoneti si avvicina ....