1/28/2008

The Loneliness of the long distance runner

Fozio si domandava... ma perchè postare soltanto i resoconti delle gare in compagnia ? In fondo anche quelle solitarie hanno le loro storie da raccontare.
Certo non sono divertenti come quelle del gruppo Tatzelwurm, ma qualche chicca ogni tanto merita di essere passata agli annali.

E allora eccomi qua con il primo resoconto solitario...

Il Buon Fozio si alzava sgravato dal peso ( amorevole ma pur sempre peso) degli stantuffi sfiatatori e delle pulzelle microcavigliate indeciso sulla destinazione come un bambino in pasticceria.

Parco delle Cave: Da solo ? e se poi mi perdo ? Come farà Bisanzio senza di me ?
Monza: Uff è un po' lontana e poi lì mi perdo di sicuro !
Montagnetta: Urgh !! Siamo al 27 gennaio e ho già fatto più di 30 giri !!!
Tentiamo i Navigli, piatti, misurati e assolati !!
E così dopo essere passato da Cinque Giornate ( tappa obbligatoria di qualsiasi itinerario automobilistico) Fozio trovava un buchetto in via Tempesta dove parcheggiare il suo potente mezzo.

Sarà stata la mattinata, sarà stata la corsa, ma il vostro Patriarca intonava a squarciagola "Cagam o' cass Ecopass" godendosi la solitudine mattutina.
In realtà a quattro metri dall'auto una signora stava pulendo l'androne di casa, lesta a rientrare, segnandosi, dopo aver assistito all'esibizione.

Poi presso la Canottieri Olona il via. Attenzione palese ( e ipocondriaca) alla caviglia dolorante che però non dava segno della sua presenza.
Primo Km 5.30 e poi via con una bella serie 5.07, 5.03, 5.04, 5.06 che portava il Patriarca nei pressi di Corsico.

Qui un simpatico agricoltore di Cavolfiori Mutati decideva di arrostire alcuni marshmallow umani inondando la pista ciclabile di fumo nero denso.
Inevitabili gli apprezzamenti da parte dei ciclisti e dei corridori alla volta dell'agreste contadino che continuava a suonare la sua siringa sotto un faggio ( Oh Tityre se ti prendo....)
Superati gli orti di guerra, ecco il campetto strapaesano dove si affrontano giovani senza speranza alcuna ( ma i padri fingono di non saperlo).
All'urlo di " Ma l'è un campiunscin" superavo il terreno di gioco, schivando alcuni pensionati tifosi decisamente riottosi.

Ecco Trezzano (7,5 KM) , giro di boa e si torna indietro. Con il vento contro ovviamente !!!

Giusto il tempo di salutare il cippo che ricorda la più grande impresa ciclistica del Fratello del Patriarca ( Gregariato di gran classe !!) e la caviglia emetteva la sua timida sentenza. " Io mi fermerei".

E così ultimi due kilometri tranquilli per non fare troppi danni e la prospettiva di un'altra settimana di semi-riposo ( con conseguenze psicologico-famigliari devastanti).
Maledetta Tendinite !

Mesto pasto barretta-Gatorade ( qui la convivialità fa il suo gioco !) e rientro in auto cantando lo stesso motivetto dell'andata.
Adesso il Patriarca si concede una settimana di riposo e un rientro domenicale non oltre il 40-45 min. sperando di lasciarsi alle spalle la tendinite e di poter far crollare il suo muro personale alla Stramilano Agonistica.
Intanto la data del certame di febbraio per gli aspiranti mezzi-maratoneti si avvicina ....





1/13/2008

Stradesio 2008


Nome: Stradesio
Partecipanti: Paula, MIdollino, Cap. Sensible
Temperatura: Fucking Freezing
Fondo: Asfalto e fango ghiacciato ( nome tecnico pociacco)


I Tatzelwurm si presentano ad un orario antelucano nella ridente Desio per affrontare una delle più brutte ( esteticamente parlando) tapasciate dell'intera Lombardia.

Dopo aver concluso senza troppe difficolta l'usuale Magical Mystery Tour che conduce alla località di partenza (caratterizzato da indicazioni lillipuziane che non sfuggivano però all'acuto occhio di Paula) i nostri scendevano dall'auto con un certo coraggio, vista la temperatura al suolo di 3 gradi.
Consolati dal fatto di essere sopravvissuti a temperature più rigide, abbandonavano l'automezzo a fianco di una centralina del metano. Il capitano salutava con particolare affetto l'automobile, considerati i sospetti fischi della centralina stessa.

Al via i nostri, vittime del proprio fascino televisivo, venivano intercettati da una lasciva vecchietta che proponeva loro dei coupon comprensivi di pacco gara. Dopo aver ricusato l'offerta di pagamento in natura ci si accordava per un prezzo forfettario di 13 euro.

E poi via !!

Alla partenza subito bastonate selvagge del Midollino che, incapace di gestire un qualsiasi ritmo, alternava delle trenate allucinanti a dei momenti di maggior tranquillità.
A nulla valevano le rampogne del capitano e l'evidente affanno di Paula: il nostro proseguiva a tirare delle sciabolate degne di Zatopek con il mal di pancia.
Rendevano ulteriormente difficile la gara le 1000 curve previste dal tracciato; alcuni partecipanti hanno in seguito accusato chiari sintomi di labirintite.


Verso il 4 kilometro, dopo l'ennesima curva, l'ardore del midollino si placava un poco, mentre Paula manteneva la classica posizione da succhiaruote belga, circa 5 metri dietro la coppia di testa.
Nei pressi del sesto chilometro si entrava nella prima delle ventiquattro zone industriali che caratterizzano Desio e la strada prendeva la morfologia preferita dai Tatzelwurm: lunghi rettilinei asfaltati con marciapiedi spaziosi per eventuali tagli di curva.
Al 7 kilometro ristoro con marmellata, Nutella e Tè caldo e poi via di nuovo sull'amato cemento, ma...dopo una brusca svolta ecco i nostri corridori su una lingua di fango in mezzo a dei campi espressamente dedicati dal comune al regolamento di conti tra bande di albanesi.

Le nevicate/piogge dei giorni precedenti avevano trasformato il percorso in una sorta di insidiosa palude stigea, dove ogni passo poteva risultare esiziale, e così i nostri seguivano lo zompettante capitano cercando di mettere i piedi nelle zone meno disastrate. Alcune mani che spuntavano dal fango la dicevano lunga sulle potenziali insidie.
Dopo la fanga ( con le Mizuno che sembravano le scarpe di un reduce dalla ritirata di Russia) i nostri tiravano un sospiro di sollievo ma purtroppo il percorso fino alla fine continuava alternare zone industriali a terreni impraticabili.

Zona industriale-fango, fango-Zona industriale,Zona industriale-fango...così fino a due kilometri dall'arrivo quando Paula lanciava il suo attacco spietato, antisportivo e infido ( ma darwinianamente corretto: Survival of the fittest) ad un Midollino un po' provato.

All'arrivo Paula chiudeva in 1.19.10 mentre Midollino si accontentava di 1.19.41, limitando comunque i danni.
Poi i Tatzelwurm si scatenavano al ristoro finale ( Polenta e Pancetta ! un giorno bisognerà spiegare qualcosa su proteine e carboidrati a coloro che organizzano i ristori !!) ma la giornata riservava però ancora due momenti mitici.
1) Trasfigurazione mistica: A seguito dello sforzo Paula si trasformava fisicamente e spiritualmente in Don Orione, avanzando con una innaturale zoppia fino all'autovettura e ripetendo "Il signore è il mio pastore, nulla manca ad ogni attesa..."fino a che non gli veniva cacciata in bocca una barretta.
2) Rock Band: Fuori dalla chiesa Cap. Sensible scorgeva il mitico gruppo Death Metal di Desio "I cazzi duri". Ma è possibile che si sia sbagliato.

Usuale ritorno in statale con vista sulla Gronda Nord ( qualsiasi cosa sia) e conferma del limitato buffer di memoria del Midollino che cercava di scendere dall'auto in corsa dopo aver seguito il seguente percorso mnemonico : Abbiamo giocato a calcio? ma quando ? all'università ? ma quale ? ma voi chi siete ? Fatemi scendere !!!
Non è sempre vero che correre fa bene !!

Questo è tutto, adesso via verso la prossima tapasciata !